una scoperta fortuita
Le origini della clementina sono strettamente legate al frate missionario e botanico, Padre Clément Rodier, che visse in Algeria verso la fine del XIX secolo. Fu proprio lui a scoprire e coltivare il frutto che oggi porta il suo nome.
«Ottenne e sviluppò anche diverse varietà di piante e di frutti, tra cui una specie di mandarino, ammirata dagli intenditori, e che gli orfani dello stabilimento chiamarono “clementina”» (testo tratto dall’archivio dell’orfanotrofio algerino dove padre Clemente svolse il suo lavoro monastico).




una nuova varietà destinata a conquistare tutti
La storia racconta che la clementina sia nata dall’incrocio spontaneo tra il mandarino e l’arancio amaro (o arancio Seville), due piante originarie dell’Asia che si trovavano nei giardini del convento dove operava Padre Clément. Durante i suoi esperimenti botanici, il frate notò una pianta che produceva frutti dalla buccia sottile, facilmente staccabile e, soprattutto, dal sapore dolce e privo di semi, un vero tesoro per chi amava gustare gli agrumi senza l’inconveniente dei semi.
Coltivando e selezionando questa nuova varietà, il frate iniziò a diffonderla nella regione e oltre, fino a che il frutto divenne noto come “clementina”, in suo onore. La clementina divenne presto famosa per le sue qualità uniche: un agrume dolce, succoso e facile da sbucciare, ideale per tutti, dai bambini agli adulti.
alla conquista del mediterraneo
Con il tempo, la clementina si diffuse rapidamente in tutto il Mediterraneo, un’area con il clima ideale per la sua coltivazione. L’Italia meridionale, in particolare, divenne una delle principali regioni produttrici grazie alle condizioni climatiche favorevoli e al terreno fertile. Le clementine di Calabria, oggi riconosciute con marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), sono un esempio perfetto dell’eccellenza di questo frutto: dolci, succose e aromatiche, sono apprezzate non solo in Italia ma anche all’estero.
La Piana di Sibari, in Calabria, rappresenta una delle aree più importanti per la coltivazione di clementine. Grazie alla combinazione di suolo fertile, esposizione al sole e tecniche agricole tradizionali, le clementine calabresi sono considerate tra le migliori al mondo. Ogni anno, durante la stagione della raccolta, i campi si riempiono di questi piccoli frutti arancioni che, raccolti con cura, arrivano sulle tavole dei consumatori italiani e internazionali.


